Il Mose, il sistema (un tempo) avveniristico che dovrebbe tutelare Venezia dall'acqua alta, sta per compiere 40 anni dal momento della sua immaginazione, e compirà probabilmente 20 anni di cantiere nel momento della sua inaugurazione. Perchè, immaginato negli anni '70, con lavori avviati nel 2003, l'alta ingegneria al servizio della città lagunare si è arenata in mille ritardi, sprechi e incomprensioni.
Il Mose doveva già essere pronto nel 2011, salvo poi essere spostato al 2014 e, poi, nel 2016. In realtà, nel 2016 non se ne è fatto nulla, nel 2017 idem e, certamente, anche il 2018 seguirà la stessa sorte. Ma quando si potrà finalmente usufruire del servizio di queste paratoie così innovative? Stando alle più recenti elaborazioni, probabilmente sarà il 2022 l'anno giusto per poter sperimentare l'efficacia del Mose, nella speranza che tutto vada bene e non ci siano ulteriori indugi.
Indugi che, peraltro, peserebbero su una maxi opera già costata 5 miliardi e mezzo di euro (secondo alcuni, più di 6 miliardi), e che per il 90% dovrebbe essere già conclusa, in parte da perfezionare, e per il 10% da finire. Nella speranza che, per il Modulo Sperimentale Elettromeccanico (questo il nome completo dell'opera) non vi siano altri intoppi in grado di gonfiare il già salato conto finale...