Più volte mi è capitato di assistere in alcuni centri commerciali al riconfezionamento di alcuni prodotti (formaggi, affettati e verdure). Oggi, addirittura si sente parlare di carne scaduta, pesce vecchio e frutta riciclati per giorni, con una nuova etichetta e una nuova data di scadenza che li allunga la vita (la data viene cambiata anche 20 volte, finché il prodotto non puzza). Ciò è quanto raccontato nell’inchiesta di Giulio Golia inviato speciale delle Iene, un programma Mediaset.
Insomma, un sistema che andrebbe a coinvolgere diversi ipermercati presenti in tutta Italia, dove i prodotti venduti non sarebbero così freschi e genuini come sembrerebbero. A denunciare sono gli stessi commessi che in, forma totalmente anonima, hanno testimoniato davanti ai microfoni per porre fine a una vergogna che rischia di far ammalare molte persone. Inoltre, questo tipo di operazione è ormai all’ordine del giorno solo per poter evitare gli sprechi (se così possiamo chiamarli), ma soprattutto le perdite economiche (quelle che veramente interessano ai commercianti).
Cosa succede quindi?
La regola è sempre la stessa. I prodotti scaduti vengono aperti e riconfezionati con una nuova data di scadenza e una nuova etichetta. Ciò viene fatto finché la merce visibilmente è ancora apprezzabile e non ci sono odori molesti. Oggetto di questa procedura “barbara” non sono soltanto però carne, pesce, frutta e verdura, ma anche pane, insaccati, gastronomia in generale e formaggi. Quest’ultimi se hanno un po' di muffa vengono ripuliti e riconfezionati per essere rimessi nuovamente sugli scaffali e quindi in vendita.
Il servizio delle Iene testimonia, pertanto, la costante violazione di norme igienico-sanitarie nei reparti di diversi ipermercati italiani. Testimonianza che, purtroppo, ci fa capire come ancora la mentalità debba cambiare.
Lucia Franco