Stando a quanto tristemente sancito da uno studio di Carlo Cottarelli, Diego Bonata, Fabio Falchi, Riccardo Furgoni e Carlo Valdes, dell’Osservatorio conti pubblici italiani dell’università Cattolica, in Italia l’illuminazione pubblica costa quasi sei volte in più della Germania, con una spesa pro-capite di 28,73 euro annui, contro i 5,8 euro della Germania e contro i 27 euro della Spagna, che ci segue a breve distanza. La media dei principali Paesi europei si attesta invece a 16,8 euro, quasi la metà.
I dati del dossier affermano altresì che nel 2017 l’Italia ha consumato 6.000 Gwh di illuminazione pubblica, ovvero circa 100 kwh pro-capite, come peraltro avveniva nel 2007, prima dell’avvio della lunga crisi economica, per una spesa complessiva di 1,7 miliardi di euro. Per averne consapevolezza, si può altresì dare uno sguardo alla foto scattata dalla Nasa, cui rimandiamo nella foto copertina di questo articolo, dove si evince come l’Italia sia uno dei Paesi più illuminati del Continente, con particolare prevalenza nel Nord e nelle zone di Roma e Napoli.
Tra le regioni italiane che consumano più energia pro-capite spiccano Valle d’Aosta (199 kwh annui), Calabria (151), Basilicata (143), Abruzzo (142) e Molise (138). Di contro, le regioni più virtuose sono la Campania (80), il Lazio (81), il Veneto (85) e la Lombardia (88).