Ikea lancia il sistema dei mobili in affitto per contrastare lo spreco. I clienti, infatti, potranno affittare l’arredamento e poi restituirlo per comperare altri mobili usati.
Come funziona?
Il progetto partirà dalla Svizzera, per poi allargarsi a tutti i suoi punti vendita presenti in ben 42 Paesi del mondo. L’arredamento preso in affitto una volta restituito viene rigenerato e ristrutturato per essere re-immesso nuovamente sul mercato. Questa è la nuova filosofia di Ikea, colosso svedese, per continuare il suo impegno nell’ambito della sostenibilità e per far sì che i mobili abbiano una vita più duratura.
In un primo momento l’esperimento riguarderà soltanto i mobili per uffici, come sedie e scrivanie, per poi allargarsi alle cucine e stanze da letto, mediante forme di abbonamento.
Il modello in questione presuppone che i clienti possano affittare lo’arredamento per un determinato periodo e, al termine del contratto, possano decidere di restituire i mobili o di acquistarne degli altri sempre usati. Cosa significa? Semplicemente l’Ikea invece di buttare i mobili restituiti, li rimette a nuovo ristrutturandoli e re-immettendoli ancora una volta sul mercato. In questo modo si ridurranno anche gli sprechi e i costi di smaltimento dei prodotti.
Il caso del Regno Unito
Già nel Regno Unito ad esempio Ikea consente ai suoi clienti di restituire alcuni mobili per essere rivenduti o donati a enti caritatevoli. Cosa ne pensate?
Lucia Franco