Da alcuni mesi (esattamente da agosto 2017) sotto il palazzo accanto al mio, di proprietà del Comune di Roma, in via Passo del Turchino 74, alla scala B, in zona Vigne Nuove, nel terzo Municipio della capitale, si registra una rilevante perdita di acqua, almeno 5 o 6 litri al secondo.
L’acqua fuoriesce da una conduttura sotto al palazzo, alla scala B, e da vita a un piccolo ruscello per poi finire in una fognatura (vedi foto allegata).
Tale situazione (come mi è stato confermato dagli altri inquilini della scala b) da agosto in avanti, è stata segnalata più volte alla società che gestisce l’immobile per conto del Comune di Roma la Prelios e alla stessa Acea senza alcun esito.
Mancano d’altronde da anni interventi di manutenzione ordinaria alle facciate stesse dei palazzi e alle fognature e ultimamente anche alle luci e e i nostri palazzi sono di fatto abbandonati a se stessi e al buio nei cortili esterni.
L’Acea ha solo detto che avrebbe interrotto l’acqua a tutti i palazzi, senza risolvere il guasto.
Eppure siamo di fronte, senza voler fare dell’allarmismo inutile, ad una vera emergenza.
C’è il rischio di infiltrazione di acqua nelle fondamenta del palazzo che potrebbe farlo inclinare, come è successo ad esempio ai palazzi di via Giustiniano Imperatore, in zona San Paolo, inclinati dalla presenza di una marrana sotterranea, o addirittura di comprometterne la stabilità causandone il crollo.
Nel palazzo, a sette piani con due scale, vivono centinaia di famiglie, anziani e bambini.
C’è poi da registrare un inaccettabile spreco di un bene prezioso come l’acqua in un momento in cui anche a Roma se ne registra la penuria.
Infine, questa acqua che si spreca, viene comunque conteggiata da un contatore e alla fine siamo noi inquilini a doverne pagare il conto.