La compagnia cinese Pioneer Energy ha ideato una tecnologia per favorire la conservazione dell’energia termica, in grado di immagazzinare energia mediante un sistema di conservazione del calore in materiali a cambiamento di fase.
L’idea alla base della società asiatica è semplice: i materiali a cambiamento di fase sono quelli che possono trasformarsi da uno stato all’altro, come l’acqua e la paraffina, e sono in grado di immagazzinare e rilasciare energia termica nel momento in cui si sciolgono o si congelato.
L’esempio più lampante, riportato sulle pagine del quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, è ben chiaro: immaginando un muro di cera, si ipotizzi come l’immissione di energia sia in grado di fondere la cera, facendola così passare dallo stato solido a quello liquido. Nel momento in cui l’immissione di energia cessa, la cera – raffreddandosi – tornerà allo stato liquido, rilasciando l’energia immagazzinata sotto forma di calore.
Per la società cinese, tale tecnologia applicativa potrebbe essere applicata in tantissimi contesti. Si pensi alle case, agli edifici industriali, a quelli commerciali. E non è un caso che l’azienda fornisca i suoi prodotti a fondi agricoli, edifici governativi, scuole, centri commerciali e tanto altro, soddisfacendo una rilevante domanda energetica nella provincia.
L’azienda spera ora che gli incrementi dei prezzi del gaso naturale possano convincere i consumatori ad adottare in misura più convincente la tecnologia di Pioneer Energy, con l’ambizione di divenire il maggior fornitore di energia pulita per riscaldamento in tutta la Cina.