Una nuova tornata di elezioni politiche sembra avvicinarsi con particolare ripidità dopo il deterioramento dei rapporti istituzionali del weekend, e dopo il fallimento del governo Conte. Ma quanto ci costerà tornare ancora una volta al voto? Purtroppo, tanto.
Se infatti è vero che il Parlamento in questi (quasi) tre mesi ha lavorato (quasi) per nulla, bruciando già 300 milioni di euro, è anche vero che tornare nuovamente al voto costerà altri 400 milioni di euro. Insomma, sommare il costo delle elezioni di marzo a quelle post-estive in avvicinamento, oltre al costo del Parlamento per una produttività che non può essere preventivata, permette di superare agevolmente il miliardo di euro.
Per quanto concerne poi le preferenze degli elettori, i sondaggi relativi alla metà del mese di maggio (e dunque non ancora in grado di inglobare tutto ciò che è accaduto negli ultimi giorni) davano la Lega in forte risalita, oltre il 20%, e il Centrodestra saldamente in testa alle preferenze degli italiani, probabilmente sopra il 40%. Dovrebbe invece rimanere stabile il Movimento 5 Stelle (ma bisogna capire come ne uscirà fuori dopo i recenti sviluppi dell’ultimo weekend), mentre rimane sotto il 20% il Centro Sinistra, quale sommatoria tra il PD, Più Europa e gli altri partiti minori.