Stando a quanto afferma il Transparency International Italia, sulla piattaforma ALAC, nel 2018 la regione dalla quale sono state inviate più segnalazioni in ottica corruzione è stata la Campania. Altre regioni che hanno riscontrato un aumento sono il Piemonte, l’Emilia – Romagna e la Sardegna, ma su 152 casi italiani, ben 24 sono proprio campani e, tra di essi, 13 provengono da Napoli, 5 da Caserta, 4 da Salerno, 2 da Benevento. Su fronte provinciale, il maggior numero di segnalazioni arriva invece da Roma, che precede Napoli, davanti a Torino e Cagliari.
Ovviamente, è opportuno che i numeri di cui sopra non portino a drastiche conclusioni. Quanto precisato non significa che in Campania ci siano più corrotti che altrove quanto, magari, che ci sono più persone che sono portate a denunciare.
Per quanto attiene le tipologie di illecito più frequenti, nel report di Transapency International Italia, prevalgono i casi di favoritismo e di clientelismo (41 su 152) davanti a frodi e violazioni contabili (34) e abuso di posizione pubblica (14). I fatti portai all’attenzione di ALAC sono in buona parte in ambito pubblico, con il 71% delle segnalazioni che riguarda un ente pubblico e il 26% un soggetto privato.
In ambito settoriale, la sanità è quello più critico con 34 segnalazioni, davanti alle 24 della pubblica amministrazione e l’11 dell’educazione, dove prevalgono i casi di assenteismo nelle scuole e anomalie nelle nomine universitarie.