Secondo quanto afferma una recente analisi condotta dalla Confartigianato Liguria, il fenomeno della corruzione riguarderebbe ben l’8,3% delle famiglie liguri. A tanto ammonta infatti la quota di popolazione ligure che avrebbe vissuto almeno un caso di corruzione, con una percentuale superiore allo 0,4% rispetto alla media italiana del 7,9%.
Per il report “si tratta di famiglie che hanno dovuto sottostare a richieste di denaro, favori o altro in cambio di servizi nel corso della vita”. Ricordiamo altresì che per poter arrivare a tale rilevazione, il dossier di Confartigianato ha preso in esame una decina di indicatori, come – ad esempio – i tempi della giustizia civile e tributaria, il pagamento degli enti pubblici, la lunghezza delle code negli uffici che erogano servizi, le pratiche online, la durata delle opere pubbliche, e così via.
A margine di ciò, la Liguria si piazza a metà classifica in ambito nazionale, con un indice pari a 551,4 punti, contro il dato più alto della Sicilia, pari a 802,6 punti, seguito dal 786,5 punti della Calabria. “Sotto molto aspetti, come l'utilizzo del web per le pratiche comunali, la Liguria è ancora molto indietro - ha detto Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - e i dati ci confermano che c'è ancora un ampio margine di miglioramento”.
Non mancano comunque i dati positivi. Sotto media nazionale ci sono i tempi della giustizia civile e tributaria, così come l’assenteismo dei dipendenti pubblici per malattia.