Massimo Bottura, chef pluristellato dell'Osteria Francescana a Modena, fa della sua cucina visionaria un progetto concreto di lotta allo spreco alimentare. Un progetto pilota che fa da esempio per tutti e quindi dimostra che anche i cuochi stellati, attraverso la loro cultura e formazione, possono insegnare un nuovo modo di cucinare rispettando il Pianeta.
La cucina di oggi combatte lo spreco, ma è anche una cucina che parte dal basso – secondo Massimo Bottura. Un’abitudine – quella all’utilizzo attento e oculato degli alimenti unito al senso della solidarietà e della condivisione – che gli è stata inculcata sin dall’infanzia. Quando a casa, la cena in famiglia si faceva con il caffè avanzato e il pane del giorno prima.
Insomma, quella di Massimo Bottura è una cucina particolare che si basa su uno stile terragno e irreale, le cui radici sono da ricercarsi sicuramente nella quotidianità.
Food for Soul e la cucina del futuro
La Fondazione “Food for Soul” nasce nel 2016 per volontà di Massimo Bottura insieme alla moglie Lara Gilmore per combattere lo spreco alimentare nell’interesse dell’inclusione sociale. Lo scopo principale consiste nell’incoraggiare organizzazioni pubbliche, private e no-profit a creare e sostenere mense comunitarie in tutto il mondo, e per coinvolgere professionisti di diversi settori, tra cui chef, artisti, designer e distributori alimentari, al fine di sostenere un approccio alternativo alla costruzione di progetti comunitari. Dichiara lo stesso Bottura: «Un cuoco come me invece di usare la sua popolarità per guadagnare di più, deve sfruttare la sua immagine per creare qualcosa di diverso». Infatti, proprio per questo lo chef ha sentito l’esigenza di “restituire” in qualche modo qualcosa della sua ricchezza e del suo successo ai più sfortunati. E lo fa anche attraverso un’attività editoriale che lo ha portato a scrivere un libro: "Il pane è oro", un vero e proprio ricettario con piatti di grande qualità e semplicità della cucina anti-spreco.
Lucia Franco