A Capocotta finalmente si pensa a ripulire le spiagge e i fondali. Si calcola, infatti, che su circa 20 mila metri quadrati di spiagge Laziali, sono stati ritrovati 5.985 rifiuti, tra cui l’89% di materiali plastici.
Proprio per questo motivo la Regione Lazio ha messo in campo un progetto sperimentale finalizzato alla raccolta di rifiuti e quant’altro: dalla spiaggia di Terracina a quella di Ostia-Capocotta.
Quest’ultima zona è anche un’area protetta da numerosi vincoli ambientali, eppure è sommersa dall’immondizia e dalla sporcizia.
Come emerge dallo studio di Legambiente, una delle maggiori cause della presenza di immondizia nelle spiagge e nei mari è senza ombra di dubbio la cattiva gestione urbana (82%), insieme alla carenza dei depuratori, responsabile del 15% degli oggetti ritrovati.
Un po' di numeri
Secondo il dossier Beach Litter 2019 la plastica è il materiale più trovato in giro (circa l’89%), seguita da legno (3%), carta e cartone (2%), vetro e ceramica (2%). I rifiuti derivanti dalla cattiva gestione urbana sono quindi imballaggi, mozziconi di sigaretta, accendini, pacchetti di sigarette, buste di plastica e inerti da edilizia. Nella top 10 dei rifiuti più presenti ci sono: tappi di plastica, pezzi di plastica, come cotton fioc e polistirolo, mozziconi di sigarette, bottiglie di plastica (41 ogni 100 metri) e stoviglie di plastica (30 ogni 100 metri).
Lucia Franco