L’idea nasce da una società olandese di prodotti biochimici, l’Avantium che ha lanciato un progetto pionieristico per la produzione di bottiglie fatte con piante per bevande “all-plant” e che ha trovato grandi consensi anche nei colossi come Carlsberg, Danone e Coca-Cola. Ciò vuol dire che presto potremmo (forse) degustare bibite da bottiglie fatte con le piante.
The Paper Bottle
La società Avantium punta a trasformare le colture coltivate in modo sostenibile in plastica a base vegetale. Più precisamente, Avantium fa parte del progetto gestito da The Paper Bottle Company, una joint venture tra lo sviluppatore del materiale di imballaggio in carta BillerudKorsnäs e lo specialista di produzione di bottiglie ALPLA. Il loro materiale realizzato dalle piante fornirà in questo modo lo strato di rinforzo a supporto della bottiglia di carta.
Punti di forza
Il nuovo materiale ha senza ombra di dubbio credenziali di sostenibilità molto elevate in quanto non utilizza combustibili fossili e può essere facilemente riciclato, oltre che si degrada in un anno senza danneggiare l’ambiente. Insomma, una vera e propria “bio-raffineria” che prevede di scomporre gli zuccheri vegetali provenienti da rifiuti organici di origine sostenibile in semplici strutture chimiche che possono, quindi, essere riorganizzate per formare una nuova plastica a base vegetale, che potrebbe apparire negli ipermercati entro il 2023.