Sempre più il cibo non venduto negli esercizi commerciali viene a finire in tavola e non in discarica. Ed è ciò che è avvenuto nel comune di Bollate con il progetto di “contenimento degli sprechi alimentari”, premiato a Roma il 24 ottobre nell’ambito della XXXV assemblea annuale dell’Associazione nazionale comuni italiani. Il premio arriva grazie a Solvay, che ha indicato la candidatura del Comune al “Cresco Award Città Sostenibili”, l’iniziativa di Fondazione Sodalitas realizzata con Anci, appunto.
Lo spreco visto come una risorsa
Qui lo spreco viene visto come una risorsa. Le eccedenze di cibo vengono raccolte e devolute all’Emporio della solidarietà di Garbagnate Milanese oppure alle associazioni aderenti.
L’idea nasce con la consapevolezza di voler aiutare le persone più bisognose e indigenti, cominciando proprio dalla lotta contro lo spreco di cibo. Il progetto, avviato esattamente nell’ottobre 2017, prevede, infatti, che i cibi ritirati dai singoli esercizi commerciali, e quindi non più vendibili ma ancora idonei dal punto di vista igienico-sanitario, vengano distribuiti gratuitamente ad associazioni senza scopo di lucro, le quali a loro volta gli donano ai meno fortunati. L’organizzazione è stata affidata ad un’azienda di natura sociale “Spreco come risorsa” che, in costante aggiornamento con il comune di Bollate, gestisce e coordina tutte le fasi di raccolta e assegnazione.
I prodotti alimentari a lunga conservazione vengono destinati all’Emporio di Garbagnate Milanese, diversamente i cibi freschi e parte dei prodotti a lunga conservazione vengono devoluti alle associazioni di volontariato che hanno abbracciato tale progetto e le quali si occupano della ridistribuzione.
Lucia Franco