Non è mai abbastanza l’attenzione che dedichiamo allo spreco dell'acqua nelle nostre case. Da uno studio condotto da In a Bottle è risultato che un italiano su tre, il 33%, non fa attenzione all’acqua che consuma tra le mura domestiche: solo da una doccia che perde si arriva a sprecare più di duemila litri di acqua annuali.
Tra igiene personale e pulizie, a trionfare è il “non farci caso”. Il 13% fa molta attenzione e un buon 51% degli italiani presta attenzione parziale agli sprechi idrici. Dalla cucina, alle piante, in nessun ambiente si fa caso al consumo. Forse per abitudine, forse per scarsa informazione, ma solo in bagno i consumi toccano il 33% delle persone che utilizzano la vasca e il 32% di quelle che utilizzano la doccia, senza veri accorgimenti.
Per comodità il 27% degli italiani lava i denti lasciando correre l’acqua e il 21% non fa caso alla cosa. Una grande negligenza da parte degli italiani che preferiscono lasciar correre inutilmente l’acqua, ben 27%, mentre si radono per pulire il rasoio con meno fatica, piuttosto che interrompere il flusso idrico.
Lo shampoo? I dati riportano che il 36% femminile lascia aperto il rubinetto.
Sapete che è possibile risparmiare gran parte dei consumi con degli accorgimenti sensati?
Francesco Bedussi del Centro Antartide spiega che:
«Tenere aperto il rubinetto quando ci si lava i denti comporta uno spreco dai 6 agli 8 litri; mentre quando ci si rade, tra insaponatura e rasatura si può arrivare addirittura a 35-45 litri –Fare la doccia invece del bagno permette inoltre di risparmiare fino al 70% di acqua, soprattutto se non ci si dilunga troppo. Infine quando si cambiano gli elettrodomestici, è bene fare attenzione ai consumi idrici (sono indicati nella targhetta energetica) e scegliere quelli meno spreconi».
Quindi quella che serve è più consapevolezza da parte di tutti nei nostri gesti quotidiani, e non soccombere alla pigrizia di chiudere e riaprire i rubinetti quando ci serve acqua per un tempo prolungato.