Stando a quanto afferma un recente report della Banca Mondiale, nel corso del 2016 il mondo avrebbe generato 2,01 miliardi di tonnellate di rifiuti. Senza un’azione urgente, i rifiuti a livello globale saranno in grado di aumentare entro il 2050 del 70% rispetto ai livelli attuali.
Il nuovo documento della Banca, spesso quasi 300 pagine, esprime dunque seria preoccupazione per l’aumento allarmante della massa di immondizia a scala globale. “Rifiuti non raccolti e rifiuti scarsamente smaltiti hanno impatti significativi sulla salute e sull’ambiente. Il costo per affrontare questi impatti è molte volte superiore al costo di sviluppo e gestione di sistemi di gestione dei rifiuti semplici e adeguati” – ha avvertito Silpa Kaza, autore principale del rapporto.
Tornando alla massa di sprechi, il volume sembra essere destinato ad aumentare a 3,4 miliardi di tonnellate verso la metà del secolo e, di questa enorme massa, più di un terzo (il 34%), o 683 milioni di tonnellate, viene generato nei Paesi ad alto reddito, anche se questi costituiscono meno di un quinto della popolazione del pianeta (il 16%). Tuttavia, ricorda il report, più di un terzo dei rifiuti nei Paesi ricchi viene a sua volta recuperato mediante i metodi di riciclaggio e di compostaggio.
Infine, dai dati emerge anche che ogni abitante del pianeta genera ogni giorno 0,74 chilogrammi medi di immondizia, con differenze che variano da 0,11 kg a un massimo di 4,54 kg.